Il circondario è la porzione di territorio dove si estende la competenza del Tribunale e, di conseguenza, della Procura della Repubblica presso il Tribunale.
E’ la porzione di territorio dove si estende la competenza della Corte d’Appello e di tutti i Tribunali che in esso insistono. Di conseguenza, si ricava la competenza della Procura Generale e delle Procure della Repubblica da essa dipendenti.
Anche se il suono di queste parole può trarre in inganno, sono tre uffici molto diversi tra loro. Anzitutto la Pretura non esiste più dal 1999: era un ufficio simile, per competenze, al Tribunale. La Prefettura è l'Ufficio Territoriale del Governo dove ha sede il Prefetto (Ministero dell'Interno). La Procura è l'ufficio giudiziario dove ha sede il Procuratore della Repubblica (Ministero della Giustizia).
Puoi chiedere un permesso di colloquio al GIP (presso il Tribunale), allegando uno stato di famiglia o altro documento che dimostri il legame di parentela. Il Pubblico Ministero dovrà esprimere il suo parere. Di regola sono ammessi al colloquio in carcere solo i prossimi congiunti.
Per le condanne fino a 3 anni (4 o 6 per i tossicodipendenti in relazione alla gravità del reato) è possibile chiedere, ricorrendo certe condizioni, una misura alternativa.
No, i carichi pendenti vanno richiesti alla Procura competente rispetto al comune dove si ha la residenza anagrafica.
Certamente, non è necessario specificare l’uso che se ne vuole fare.
Se la denuncia è già scritta e completa in ogni sua parte, sì: puoi depositarla alla Ufficio Ricezione Atti, dalle 8 alle 13.00 e dalle 14,00 alle 15,00 dal lunedì al venerdì. Ti consigliamo però di rivolgerti alle Forze dell’Ordine a te più vicine (Carabinieri, Polizia...), che sapranno consigliarti al meglio e potranno raccogliere anche una tua denuncia orale.
Se vuoi denunciare un reato, devi dichiarare i tuoi dati. Le denunce anonime non sono prese in considerazione (art. 333, comma 3, c.p.p.)
Se si tratta di un reato perseguibile d’ufficio, una volta avviato il procedimento non è più possibile tornare indietro. Se è un reato perseguibile a querela, invece, puoi rimettere la querela.
Devi presentare un’istanza di dissequestro alla Procura della Repubblica, direttamente o tramite il comando delle Forze dell'Ordine che ha proceduto al sequestro.
Significa che il Pubblico Ministero ha ritenuto di non procedere per il fatto che hai denunciato. Puoi opporti alla sua richiesta rivolgendoti alla cancelleria del Giudice per le Indagini Preliminari in Tribunale.
Serve un certificato di chiusura inchiesta, che puoi chiedere qui in Procura, compilando l’ apposito modello
Significa che a tuo carico è iscritto un procedimento penale. Rivolgiti ad un avvocato di tua fiducia, oppure a quello che ti è stato designato d’ufficio, i cui dati puoi leggere sull’avviso stesso.
Significa che a tuo carico è iscritto un procedimento penale nel quale sono state concluse le indagini preliminari. Rivolgiti ad un avvocato di tua fiducia, oppure a quello che ti è stato designato d’ufficio, i cui dati puoi leggere sull’avviso stesso.
Puoi chiedere un certificato di iscrizioni a norma dell’art. 335, c.p.p. presso la Ufficio Ricezione Atti della Procura presentando l’ apposito modello contenuto tra la modulistica. Puoi anche richiedere presso il casellario un certificato dei carichi pendenti.
Significa che potresti essere a conoscenza di fatti inerenti un procedimento penale. Devi presentarti nel giorno e nel luogo indicati e rispondere alle domande che ti verranno fatte. Se ti rifiuti di comparire o comparendo dichiari il falso, commetti un reato. Se sei impossibilitato a comparire, contatta l’ufficio ai numeri telefonici riportati sull’avviso.
Non si tratta di una scelta, ma di un dovere. Non comparendo, se non hai un motivo molto serio (ad esempio, lavori all’estero o molto lontano o sei gravemente malato ed impossibilitato a muoverti), potresti commettere un reato. Sei inoltre tenuto a dire la verità: se la nascondi o dichiari il falso commetti un reato.
L’impossibilità a presentarsi deve essere oggettiva: ad esempio, gravi motivi di lavoro (es. lavori all’estero) o salute (documentati dal medico). Nell’incertezza, contatta l’ufficio ai numeri che compaiono sull’avviso.
Il tuo datore di lavoro è obbligato a darti il permesso di assentarti dal lavoro. Ovviamente può chiederti di documentare l'avvenuta presentazione. In Procura, su specifica richiesta, ti verrà rilasciato un documento dove si dimostra che ti sei effettivamente presentato per l’adempimento richiesto.
Hai diritto al rimborso del viaggio ferroviario di seconda classe se sei residente in un comune diverso da quello dove ha sede la Procura. Per i mezzi pubblici cittadini non è previsto rimborso. Se non è possibile usare il treno (ad es. perché sei residente in Sardegna), puoi chiedere di essere autorizzato a usare l’aereo, in classe economica. Non è previsto il rimborso della benzina né dell’autostrada se usi la tua automobile.
Se sei stato citato come testimone, devi presentarti in udienza nel giorno, luogo e ora indicate. Non puoi rifiutarti di comparire, perché la testimonianza è obbligatoria. Dovrai prestare giuramento e dichiarare il vero. Se ti rifiuti di comparire o comparendo dichiari il falso, commetti un reato. Se hai un grave impedimento, telefona ai numeri indicati sull'avviso, e riceverai le informazioni necessarie.
Occorre rivolgersi alla Procura per avere il nulla osta al seppellimento da esibire alla Polizia Mortuaria in tutti i casi di morte improvvisa o sospetta. Se ne occupa la segreteria del PM di turno: chiedi indicazioni all' Ufficio informazioni.
Occorre precisare che il nulla osta serve alla cremazione e non al seppellimento. Leggi la FAQ sulla cremazione per sapere se è possibile.
Per la cremazione non richiesta in vita dal defunto, i parenti devono rivolgersi al Comune per sottoscrivere una dichiarazione sostitutiva della volontà del defunto. Se la morte è stata improvvisa o sospetta occorre, in aggiunta alla dichiarazione di volontà, il nulla osta del PM. Il PM rilascia il nulla osta solo dopo aver controllato l'esistenza e la regolarità di questa dichiarazione, che perciò va allegata in copia alla "richiesta di nulla osta alla cremazione". E' bene ricordare che è previsto il pagamento di una tariffa, stabilita e aggiornata annualmente dal Ministero dell'Interno, da corrispondere al Comune o all'Ente che vi provvede.